Orvieto – Roma in MTB.
Sulle strade della Via Francigena
Da Orvieto a Roma è una strada che conosciamo tutti molto bene, una noiosissima dritta che in un’ora di macchina ti porta alla Capitale.
Ci siamo quindi chiesti, perché non complicarci la vita percorrendo una via prevalentemente fuori strada, zaino in spalla con delle belle mountain bike?
La Compagnia, formata da 8 persone, era abbastanza eterogenea, da chi va in bici regolarmente a chi non la vede dai tempi delle rotelle; quindi abbiamo deciso di noleggiare 8 E-Bike e prendercela molto slow, gustandoci il viaggio.
La traccia ha seguito principalmente la Via Francigena, da Bolsena a Roma, abbiamo però aggiunto qualche deviazione per “arricchire” un po ‘ il percorso e stare fuori il week end.
Tappa 1 (Orvieto – Viterbo)
Partenza da Orvieto centro, scendiamo verso località Tamburino e affrontiamo subito il muro che ci porterà al sentiero del Sasso Tagliato.
Nota del tracciatore: capisco che mettere subito dopo 3 km una salita con pendenze a doppia cifra possa far desistere anche chi parte con i migliori auspici, però meglio mettere le cose in chiaro fin da subito, si fatica… e poi c’è da evitare la strada!
Fortunatamente non dura tantissimo e prendiamo subito il sentiero appena attraversiamo la strada. Tempo 5 minuti e uno di noi rompe la catena, il signore del ciclismo ci mette subito alla prova ma con non poche difficoltà ripartiamo. Il bel sentiero nel bosco, non sempre agilmente percorribile, ci porta a Sugano. Da lì saliamo verso il Castello di San Quirico in direzione Castel Giorgio, primo valico di giornata verso il Lago di Bolsena.
L’altopiano è sempre molto bello e il sole ci scalda.
Siamo sulle strade del “Cammino dell’Intrepido Larth”, un recente cammino, tra Orvieto, Bolsena e Bagnoregio, che sta riscuotendo molto successo. Seguiamo le frecce blu ed iniziamo a scorgere il Lago di Bolsena (primo dei tre che visiteremo nel viaggio). Le vie tra Castel Giorgio e Bolsena sono bellissime, panorami ondulati e strade di campagna che spesso si affacciano sul lago.
Arrivati a Bolsena ci meritiamo una piccola sosta per un gelato e ripartiamo per attraversare il parco Archeologico Naturalistico del Turona. Il parco è bellissimo, si passa da fitto bosco ad affacci meravigliosi sul lago, attraversando vecchi mulini, ruscelli e cascate.
Il sentiero ci lascia su una strada secondaria che ci porterà poi a Montefiascone. Facciamo un piccolo stop per andare a cambiare la catena alla bici, che avevamo rattoppato un po alla bene e meglio, e proseguiamo verso Viterbo. Il celebre forno di Montefiascone “Brachino” ci richiama a un pezzo di pizza volante… vabbè più di uno.
Da Montefiascone riprendiamo la Via Francigena che sapevamo essere molto bella in questo tratto, infatti fin da subito, appena lasciamo la strada principale, inizia l’antico basolato della Via Cassia, ancora in ottime condizioni, veramente spettacolare. Scendiamo così, accompagnati da un bellissimo tramonto, verso la fine della nostra prima tappa a Viterbo.
55km per 1000mt circa di dislivello, non male per un primo giorno.
Arriva uno dei momenti più ambiti della giornata, la cena! Pernottiamo nel centro storico di Viterbo e facciamo un giro in relax per i suoi vicoletti nel quartiere di San Pellegrino.
Tappa 2 (Viterbo – Trevignano Romano)
Partiamo la mattina da Viterbo sapendo di affrontare subito una delle parti più impegnative del percorso. Infatti, anziché seguire la Via Francigena classica, abbiamo deciso di salire sui monti Cimini e girare un pò sulle creste del Lago di Vico, per poi riprendere la Via a Capranica. C’è una variante Cimina della Via e la seguiremo per il primo tratto.
La salita è dura ma meravigliosa, passiamo dalla strada al bosco, attraversando tagliate di tufo e stretti sentieri ed arriviamo ad incrociare la strada che porta a San Martino al Cimino. Attraversiamo e prendiamo un altro bel sentiero nel bosco per fare l’ultimo tratto di salita. Piano piano ci si apre il panorama ed arriviamo ad un bosco di Castagni bellissimo, siamo appena sotto la cima, la fatica è già stata tanta ma la bellezza di questi posti ci sta ripagando a pieno.
Qua ci discostiamo dalla Variante Cimina e andiamo verso il Monte Fogliano, altra cresta sul lago di Vico. Abbiamo una breve discesa con vista sul Lago, panorama stupendo! La strada è inizialmente un single track divertente per gli appassionati di discesa, ma poi si fa larga e facilmente percorribile. Per arrivare al Monte Fogliano dobbiamo salire ancora un pò e la strada è immersa in una faggeta meravigliosa. Qua abbiamo una maestosa vista verso la valle sottostante, appena sotto a noi Vetralla e tutta la Tuscia, si riesce perfino a scorgere il mare.
La discesa è veloce, larga e battuta e ci porta sulla strada per Capranica ricongiungendoci alla Via Francigena. Passiamo in mezzo a una suggestiva via tra i noccioleti ed arriviamo alle Torri d’Orlando, due monumenti funerari di epoca romana del I secolo a. C, e una torre campanaria appartenente ad una chiesa benedettina.
Arriviamo nel borgo di Capranica e troviamo subito una piccola trattoria per una sosta rifocillante. Capiamo subito di essere nel posto giusto appena conosciamo i proprietari, ma sarà impegnativo ripartire. Infatti dopo più di un ora siamo un pò appesantiti e offuscati, ma molto felici. Si riparte per l’ultimo tratto di Francigena, verso Sutri. Questo è stato uno dei percorsi più belli e divertenti, un altro single track immerso nel bosco lungo il torrente, attraversando ponti e tagliate di tufo, veramente spettacolare e divertentissimo.
Arriviamo quindi a Sutri, ci affacciamo per vedere il suo stupendo Anfiteatro Romano che troviamo sulla strada.
Superato Sutri è venuto il momento di lasciare la Via Francigena e deviare verso il Lago di Bracciano. L’ultima fatica si fa sentire, ed arriviamo alla Faggeta del Monte Raschio, conclusivo Highlight di giornata. La discesa ci ripaga della grande fatica, un tramonto meraviglioso mette la ciliegina sulla torta e scendiamo con entusiasmo attraverso il bosco di Faggi a Trevignano Romano, tappa conclusiva del nostro secondo giorno.
63km e 1200mt di dislivello, la nostra tappa regina è finita, meritiamo una serata di relax in riva al Lago.
Tappa 3 (Trevignano Romano – Roma)
La terza e ultima tappa è lunga ma sappiamo che non ci aspettano salite impegnative e abbiamo molta più strada battuta rispetto al giorno precedente.
Partiamo da Trevignano Romano per ricongiungerci alla Via Francigena a Campagnano di Roma. La strada oggi non sarà molto panoramica, ma la deviazione del giorno prima ne è valsa veramente la pena. Da Campagnano con qualche sali scendi arriviamo a Formello, visitiamo il piccolo borgo e ci fermiamo per un pezzo di pizza, questa volta pranzo light.
Attraversiamo il parco regionale di Veio, ultimo baluardo boschivo prima della capitale. Arriviamo nei pressi di Casale Prima Porta e iniziamo a respirare l’aria della città, fortunatamente poco dopo, a Labaro, prendiamo la ciclabile che, costeggiando le anse del Tevere, ci porta fin dentro Roma.
Essendo una delle prime domeniche veramente assolate la ciclabile è molto frequentata, dalla periferia iniziamo ad entrare in centro, arriviamo a Ponte Milvio e ci fermiamo per una foto, ci siamo, la nostra mèta è vicina!
Scendiamo lungo Tevere districandoci tra i mercatini e le tante persone in giro per questa bella giornata. Dopo poco il “Cuppolone” svetta tra i palazzi, è arrivato il momento del nostro arrivo trionfale!
Foto di rito a San Pietro tra i tantissimi turisti e decidiamo di concludere con un ristoro a Trastevere, una media chiara è il nostro primo trofeo. Passiamo un pò di tempo a bisbocciare e ci avviciniamo verso la stazione, dove il treno ci riporterà ad Orvieto.
62 km anche oggi ma il dislivello è poco più di 600mt, tappa meno panoramica, ma l’entrata a Roma è molto suggestiva.
E’ stato un giro veramente bellissimo, tanti tipi di strade e percorsi, dai single track stretti e tortuosi nel bosco a bei stradoni larghi e panoramici. Tre Laghi, un pò di montagna, campagne, borghi e paesi. E’ un tracciato impegnativo ma con delle E-Bike, gestendo bene la batteria, è alla portata di tutti e veramente spettacolare.
Ringraziamo come sempre CicloStile di Orvieto per averci fornito le biciclette.
Alla prossima avventura!